1

In base alla potenza

  • Centrali termiche sotto i 35 kW: generalmente per abitazioni singole.
  • Centrali termiche tra 35 kW e 116 kW: per condomini, piccoli edifici commerciali.
  • Centrali termiche oltre 116 kW: per grandi edifici, hotel, industrie, ospedali.

2

In base al combustibile utilizzato

  • Gas Metano/GPL: le più comuni per edifici residenziali e commerciali.
  • Gasolio: utilizzate in zone non servite dal metano, ma in fase di dismissione per normative ambientali.
  • Biomassa (Pellet, Legna, Cippato): soluzioni ecosostenibili, usate in impianti centralizzati con incentivi per energie rinnovabili.
  • Pompe di Calore e Sistemi Ibridi: soluzioni ad alta efficienza che combinano gas e fonti rinnovabili.
  • Teleriscaldamento: il calore è prodotto in una centrale esterna e distribuito agli edifici tramite una rete di tubazioni.

3

In base al tipo di
distribuzione del calore

  • Impianti ad acqua calda: il più diffuso, usa acqua calda come fluido termovettore.
  • Impianti a vapore: utilizzati in processi industriali e ospedali per alte temperature.
  • Impianti ad olio diatermico: per processi industriali che richiedono temperature elevate senza pressione elevata.

4

In base alla regolazione e all’efficienza

  • Centrali con caldaie a condensazione: riducono i consumi recuperando il calore dai fumi di scarico.
  • Centrali con sistemi di gestione evoluti (BMS – Building Management System): controllo automatizzato per ottimizzare i consumi.
  • Centrali con accumuli termici: utilizzano serbatoi per ottimizzare la produzione e il consumo di calore.